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“Munch. Il grido interiore”: una grande mostra a Palazzo Bonaparte a Roma

Dal 18 febbraio al 2 giugno 2025, Palazzo Bonaparte ospiterà una grande mostra dedicata a Edvard Munch, uno dei più importanti artisti moderni. La mostra, curata da Patricia G. Berman, una delle maggiori esperte di Munch, presenterà 100 opere dell’artista, tra cui alcune delle sue più famose, come “L’urlo”, “La morte di Marat” e “Notte stellata”. La mostra si concentrerà sulla vita e sull’opera di Munch, esplorando il suo percorso umano e artistico. Munch è noto per la sua capacità di esprimere le emozioni più profonde dell’animo umano attraverso la sua arte. Le sue opere sono spesso caratterizzate da un senso di angoscia e di solitudine, che riflette le esperienze personali dell’artista. La mostra di Palazzo Bonaparte sarà un’occasione unica per conoscere da vicino l’opera di Munch e per approfondire la sua conoscenza di questo grande artista.   Chi era Edvard Munch? Edvard Munch è stato un pittore norvegese, nato nel 1863 e morto nel 1944. È considerato uno dei precursori dell’Espressionismo e uno dei maggiori esponenti del Simbolismo. La sua arte è stata influenzata dalle sue esperienze personali, segnate da lutti e da una profonda inquietudine interiore.   Le opere di Munch Le opere di Munch sono caratterizzate da un forte impatto emotivo. I suoi dipinti spesso raffigurano figure umane isolate, immerse in paesaggi inquietanti. L’uso del colore è intenso e drammatico, e contribuisce a creare un’atmosfera di angoscia e di mistero.   La mostra di Palazzo Bonaparte La mostra di Palazzo Bonaparte presenterà una selezione di 100 opere di Munch, tra cui dipinti, litografie e incisioni. Le opere esposte copriranno l’intero arco della carriera dell’artista, dai suoi primi lavori influenzati dall’Impressionismo alle opere più mature, caratterizzate da un linguaggio espressionista più personale.   Informazioni sulla mostra La mostra “Munch. Il grido interiore” si terrà a Palazzo Bonaparte, in piazza Venezia, a Roma, dal 18 febbraio al 2 giugno 2025. I biglietti sono già in vendita sul sito web di Ticket.it

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Franco Fontana “Retrospective”: una mostra celebra il maestro della fotografia a colori, fino al 31 agosto all’Ara Pacis

Fino al 31 agosto 2025, il Museo dell’Ara Pacis ospiterà una mostra dedicata a Franco Fontana, uno dei più grandi fotografi italiani del XX secolo. La mostra, curata da Jean-Luc Monterosso, esplorerà l’intera carriera di Fontana, dalle sue prime opere in bianco e nero fino alle sue più recenti creazioni a colori. Fontana è noto per il suo uso audace del colore e per la sua capacità di trasformare la realtà in pura poesia visiva. Le sue fotografie sono caratterizzate da inquadrature ardite, profondità di campo ridotta e colori brillanti. Questi elementi hanno reso Fontana un precursore nel mondo della fotografia, un artista che ha saputo rinnovare il linguaggio fotografico attraverso una visione personale unica. La mostra offrirà ai visitatori l’opportunità di scoprire l’evoluzione artistica di Fontana, dai suoi primi paesaggi in bianco e nero alle sue famose fotografie a colori di paesaggi urbani, automobili e ombre. Saranno esposte anche le sue rare Polaroid e i suoi reportage più celebri, come quello realizzato al Palazzo della Civiltà Italiana dell’EUR a Roma.   La mostra sarà arricchita da spazi immersivi, installazioni particolari e video che, insieme a una selezione di oltre 200 fotografie, offriranno al pubblico una retrospettiva completa di un fotografo che ha segnato la storia della fotografia e ha accompagnato l’arte contemporanea.   Il curatore Jean-Luc Monterosso è un curatore di fama mondiale, critico d’arte e storico. È stato il fondatore e direttore della Maison Européenne de la Photographie a Parigi. Monterosso è uno dei massimi esperti di fotografia contemporanea ed è stato scelto per curare questa importante retrospettiva su Franco Fontana.   Il museo Il Museo dell’Ara Pacis è uno dei più importanti musei di Roma. Ospita l’Ara Pacis Augustae, un monumento celebrativo dell’imperatore Augusto. Il museo è situato nel centro di Roma, in una posizione facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.   Informazioni sulla mostra Titolo: Franco Fontana. Retrospective Curatore: Jean-Luc Monterosso Date: 13 dicembre 2024 – 31 agosto 2025 Luogo: Museo dell’Ara Pacis, Roma Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 Biglietti: intero € 10, ridotto € 8 Informazioni: https://www.arapacis.it/

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Roma: Contrasto all’abusivismo alberghiero, sospesa la licenza ad una struttura in zona Prati

Quando gli agenti del commissariato di PS Prati hanno fatto accesso all’interno della struttura ricettiva verso la quale sono stati orientati i controlli hanno riscontrato abusivismi edilizi sfociati nella realizzazione di una stanza non prevista dalla pianta catastale, così come il ritardo nella registrazione dei nominativi degli ospiti, previsto, invece, dalle leggi in materia di pubblica sicurezza. È sulla base di queste irregolarità che il Questore di Roma ha firmato ancora un provvedimento sospensivo della licenza a carico di una casa vacanze sita in via Bazzoni nel quartiere prati, avvalendosi dello strumento di cui all’articolo 100 del testo unico per le leggi di pubblica sicurezza L’interdizione dall’attività recettiva avrà una validità di cinque giorni Per l’irregolarità nella registrazione dei clienti, è scattata invece la denuncia all’autorità giudiziaria Nel dettaglio, erano due gli ospiti non tracciati che albergavano all’interno dei locali della casa vacanze. L’esito dell’attività descritta si inserisce in un più ampio bilancio di controlli mirati al contrasto dell’abusivismo nel settore recettivo su cui la questura di Roma ha puntato i riflettori già da mesi, in particolar modo alla vigilia dell’inizio del Giubileo e che interessa in maniera diffusa l’intera area del centro storico con un focus rivolto sulle aree più immediatamente a ridosso del Vaticano, anche a beneficio della sicurezza dei numerosi turisti e pellegrini che quotidianamente albergano nella Capitale. Complessivamente, dal mese di novembre, sono 78 i provvedimenti sospensivi di licenze adottati dal Questore di Roma ai sensi dell’art. 100 TULPS a carico di altrettante strutture recettive a carico delle quali sono state riscontrate irregolarità di diversa natura.

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Cammini Aperti 2025 – Edizione Giubileo

La seconda edizione di “Cammini Aperti” si inserisce nel contesto del Giubileo 2025 e avrà come protagonisti tre dei più suggestivi itinerari spirituali del Paese:        Le vie e i cammini di San Francesco        Le vie e i cammini Lauretani        Il cammino di San Benedetto   L’evento si terrà nel fine settimana del 10 e 11 maggio 2025 e rappresenta un’opportunità unica per promuovere il turismo lento e il patrimonio culturale e spirituale legato ai grandi pellegrinaggi italiani.   Primo importante appuntamento per presentare l’evento sarà la BIT di Milano, con un incontro in programma domenica 9 febbraio presso lo stand della Regione Umbria, capofila del progetto che vede coinvolte anche Lazio, Toscana, Marche ed Emilia-Romagna.   Attraverso una strategia mirata di comunicazione e relazioni con i media, AT Comunicazione si impegnerà a dare massima visibilità all’iniziativa, coinvolgendo giornalisti, influencer e stakeholder del settore turistico e culturale.   “Cammini Aperti 2025 – Edizione Giubileo” offrirà un ricco programma di eventi, incontri e attività lungo i percorsi selezionati, per far riscoprire il fascino di un’esperienza di viaggio autentica e rigenerante.    “Siamo onorate di lavorare a questo importante evento che valorizza il patrimonio dei cammini in Italia e sostiene il turismo lento, proprio nell’anno del Giubileo. Un’occasione unica per far conoscere a un pubblico più ampio itinerari di grande valore storico, culturale e spirituale.” Commentano Alessandra Agostini e Claudia Torresani, founder di AT Comunicazione.   Cammini Aperti è un’iniziativa finanziata con il Fondo Sviluppo e Coesione, Piano Sviluppo e Coesione a titolarità del Ministero della Cultura, nell’ambito del progetto “I cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica – Azioni trasversali”.    https://www.italia.it/it/italia/cosa-fare/spiritualita/cammini-religiosi

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Warhol e Bansky in mostra fino al 6 giugno al WeGil di Roma

Kate Moss di Banksy a tu per tu con Marylin E poi la Regina Elisabetta, ritratta da Warhol con il diadema reale,  accanto a quella ritratta con le sembianze di una scimmia. E poi la carrellata di Mao, Lenin e Kennedy dell’uno e la Regina Vittoria dell’altro. In altre parole il mondo di Andy Warhol, l’artista più fotografato al mondo, famoso e onnipresente, contro l’anonimo Banksy, colui che ha reso la sua arte un evento mediatico mondiale. I due artisti sono uno di fronte all’altro nella mostra che mette i loro percorsi a confronto diretto, ovvero Warhol Banksy,  al WeGil di Roma dal 20 dicembre al 6 giugno 2025. Una rassegna unica che prende spunto dall’esposizione curata dallo stesso Banksy nel 2007 nella quale il misterioso artista metteva la propria opera a confronto con quella del padre della pop-art. Patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LazioCrea e prodotta da MetaMorfosi Eventi e Emergence Festival, la mostra documenta il percorso innovativo e rivoluzionario dei due, con oltre 100 opere provenienti da famose collezioni private di tutto il mondo e da importanti gallerie d’arte. Dietro l’organizzazione dell’evento c’è stato un grande lavoro di ricerca e un altrettanto importante impegno a livello logistico. Basti pensare infatti solo i Muri portati da Londra(nei quali è raffigurato il lavoro di Banksy) pesano otto quintali. La mostra è contestuale al modo di fare arte oggi, che non è più l’oggetto-quadro, ma l’arte che diventa evento. Questa è una lezione Dada, una modalità per creare spaesamento, per provocare il mondo. Warhol lo faceva già negli anni ’80, contestualizzato soprattutto al consumo. Banksy lo fa oggi con le proprie citazioni esplicite come la Gioconda Smile al Louvre.

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Piazza Pia: Il nuovo look per il Giubileo piace ai romani e non solo

Piazza Pia è stata per secoli un nodo urbano irrisolto, un dilemma che ha visto impegnati Papi, progettisti e istituzioni cittadine,  quello dell’accesso alla Basilica di San Pietro e del collegamento con Ponte e Castel Sant’Angelo. Ecco le tappe che hanno segnato le trasformazioni di questo luogo emblematico, dalle sue origini di anonimo snodo della viabilità a una definizione urbanistica completamente rinnovata. L’area compresa tra Castel Sant’Angelo e Borgo nel medioevo era un piazzale da cui partiva una via porticata citata in numerosi documenti dei secoli XII e XIV e cancellata nelle successive trasformazioni del tessuto insediativo. Attraverso il lungo porticato, si arrivava fino alla basilica di San Pietro, offrendo ai fedeli riparo dalle intemperie. Le prime grandi modifiche arrivano nel Quattrocento proprio in previsione e in coincidenza dei Giubilei, occasioni in cui la città, nel passato come oggi, per accogliere i numerosi pellegrini si apre a diverse sistemazioni urbanistiche. Già per il Giubileo del 1450 Nicolò V progettò una risistemazione dell’area, rimasta poi incompiuta. Successivamente Alessandro VI, per realizzare una nuova strada destinata a diventare la nuova via di accesso dei pellegrini alla Basilica, ordinò le prime demolizioni di alcuni edifici del borgo medievale, tra cui addirittura un mausoleo in forma di piramide, gemello della Piramide Cestia. Per velocizzare l’abbattimento della Piramide Vaticana fu persino concessa l’indulgenza a quanti avessero partecipato all’abbattimento. Via Alessandrina, dal nome del Papa che ne aveva promosso la realizzazione, fu inaugurata per il Giubileo del 1500. Ben presto assunse il nome di Borgo Nuovo in contrapposizione all’altra direttrice principale che conduceva a San Pietro, Borgo Vecchio. Quindi dall’attuale piazza Pia, allora denominata piazza Castello o piazza di Borgo partivano tre strade, le due che attraverso il denso tessuto abitativo di Borgo conducevano a San Pietro, e quella in direzione di Borgo Sant’Angelo. E tra Borgo Vecchio e Borgo Nuovo si sviluppava la Spina, un isolato così denominato per la sua forma allungata con la punta rivolta verso il Tevere, verso l’attuale Piazza Pia e la base verso San Pietro. A raccontare la storia di queste profonde trasformazioni, una mostra allestita ai Musei Capitolini nel 2016, “La Spina, dall’agro vaticano a via della Conciliazione”, a cura di Claudio Parisi Presicce e Laura Petacco, attraverso diversi materiali. Dopo la realizzazione del colonnato di Gian Lorenzo Bernini nel Seicento piazza San Pietro ha ormai il suo aspetto definitivo, ma il raccordo tra la Spina e l’area corrispondente all’attuale Piazza Pia è ancora oggetto di polemiche, discussioni e progetti. Il primo tentativo di migliorarne l’aspetto si deve a Papa Paolo V che, dopo aver condotto nel Vaticano l’acqua Paola, decise di decorare la fronte della Spina con la Fontana del Mascherone. Nelle mappe seicentesche la piazza, però, è solo uno slargo piuttosto modesto e senza edifici di pregio, sul quale si innestava la via proveniente da Ponte Sant’Angelo e che nel lato sud superate alcune strutture dell’ospedale Santo Spirito scendeva ripida verso il Tevere. L’area non subisce particolari mutamenti fino al 1852, quando su progetto dell’architetto Luigi Poletti, ai due lati della punta della Spina vengono realizzate due vere e proprie quinte architettoniche. L’intervento consisteva nel “rivestire” con due facciate gemelle scandite da lesene e capitelli in travertino, le modeste architetture dei fabbricati retrostanti.Con le due facciate neoclassiche e la fontana in mezzo si “realizzava” secondo Gianfranco Spagnesi “una delle ultime scenografie urbane di stampo quasi barocco”.  Nel 1875 si dette inizio alla costruzione dei muraglioni che dovevano arginare il Tevere, che comportò la demolizione di manufatti presenti sulla riva, la realizzazione degli argini e del Lungotevere. I lavori andarono avanti fino al 1926, modificando drasticamente il rapporto tra la città e il suo fiume e demolendo la parte meridionale dei bastioni del Castello. Ma anche questa risistemazione era destinata a scomparire. Nel 1911 fu inaugurato ponte Vittorio Emanuele II all’altezza di borgo Santo Spirito. Quando era ancora in definizione la viabilità per il collegamento fino a Prati, la stessa conformazione di piazza Pia viene modellata a garanzia del traffico veicolare. La Spina fu cancellata a colpi di piccone nel 1936 all’indomani dei Patti Lateranensi per far spazio alla nuova via della Conciliazione, la materializzazione visiva della fine del dissidio tra Stato e Chiesa e la nuova grande via di accesso a piazza San Pietro per chi proviene da ponte e Castel Sant’Angelo. Le demolizioni iniziarono proprio dall’area di Piazza Pia con la prima picconata assestata da Mussolini al cornicione del palazzo dalla forma allungata che definiva la punta della Spina. Se le demolizioni furono completate in un solo anno, la ricostruzione fu lentissima anche a causa delle vicende belliche che avevano svuotato le casse del Comune. Alla sistemazione che è rimasta invariata fino al 2023 e al completamento degli arredi di via della Conciliazione si arrivò in vista del Giubileo del 1950. Oggi turisti, pellegrini e cittadini possono ammirare piazza Pia con un nuovo volto, trasformata dopo solo un anno e cinque mesi di lavori. Un luogo da vivere nel cuore di Roma, a due passi dal Vaticano, dall’affascinante scenario del Tevere con i suoi ponti e dal Cupolone.

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Preparati al meglio per il Giubileo 2025: come ottimizzare la tua struttura ricettiva

Il Giubileo 2025 rappresenta un’opportunità unica per le strutture ricettive di Roma, con un afflusso massiccio di pellegrini e turisti da tutto il mondo. Per prepararti al meglio a questo grande evento, è fondamentale pianificare con attenzione ogni dettaglio della tua attività, per offrire un’esperienza impeccabile ai tuoi ospiti e gestire al meglio il flusso di prenotazioni. Investire in servizi aggiuntivi, ottimizzare la gestione digitale e rafforzare la tua visibilità online ti permetterà di affrontare il Giubileo con successo.   Migliora l’esperienza del tuo ospite con servizi aggiuntivi Con l’aumento dei visitatori internazionali, offrire servizi che arricchiscano l’esperienza dei tuoi ospiti è un modo sicuro per farti apprezzare e far crescere la tua reputazione. Ad esempio, l’accesso a Wi-Fi gratuito è ormai imprescindibile per molti turisti, così come una colazione inclusa può fare la differenza, soprattutto per i pellegrini che partono presto al mattino. Puoi anche considerare pacchetti personalizzati per famiglie o gruppi, che possono includere, ad esempio, tour privati, sconti su attrazioni locali o servizi di trasporto. Un’altra proposta apprezzata è la possibilità di fare il check-in online, che offre maggiore comodità agli ospiti e ottimizza i tempi di accoglienza. Se hai una struttura di lusso o medio-alta gamma, potresti implementare un concierge digitale, un servizio che consente agli ospiti di accedere in qualsiasi momento a informazioni sulla città e sugli eventi locali, direttamente dal loro smartphone. Infine, per un tocco davvero esclusivo, valuta l’idea di offrire esperienze culturali personalizzate. Un tour a piedi nel centro storico di Roma, biglietti per eventi religiosi legati al Giubileo o collaborazioni con guide turistiche certificate sono tutte proposte che arricchiscono il soggiorno, rendendolo più memorabile.   Ottimizza la gestione delle prenotazioni La gestione delle prenotazioni è un aspetto cruciale, soprattutto in occasione di un evento come il Giubileo, che comporterà un forte incremento delle richieste. Evitare errori di programmazione, come l’overbooking o la confusione tra arrivi e partenze, è fondamentale per mantenere una buona reputazione. Adottare un software di gestione delle prenotazioni ti aiuterà a monitorare in tempo reale tutte le informazioni relative agli ospiti, dalle date di soggiorno alle preferenze individuali. In particolare, i sistemi di Channel Management ti consentiranno di sincronizzare le disponibilità della tua struttura su diversi portali di prenotazione (come Booking.com, Airbnb, Expedia, etc.), evitando sovrapposizioni e ottimizzando la gestione degli spazi. Questo ti permetterà di concentrarti su altri aspetti del servizio, senza rischiare disguidi o prenotazioni doppie.   Una strategia di marketing digitale per attirare più clienti Con la crescente competitività nel settore dell’ospitalità, è fondamentale adottare una strategia di marketing digitale mirata per farti notare durante il Giubileo. Investire in campagne pubblicitarie su Google Ads, SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca) e sui social media ti permetterà di promuovere la tua struttura a un pubblico internazionale. Le immagini di alta qualità e i video della tua struttura sono un ottimo modo per attirare l’attenzione online. Assicurati che i tuoi contenuti rispecchino il valore dei servizi offerti e che evidenzino il comfort, la pulizia e la disponibilità di servizi aggiuntivi. Inoltre, non dimenticare di sfruttare le piattaforme social per aggiornare gli ospiti sugli eventi religiosi legati al Giubileo o per proporre offerte speciali in occasione della celebrazione.   Gestione efficiente delle comunicazioni con un CRM Un altro strumento che può fare la differenza nella gestione della tua struttura durante il Giubileo è un sistema di CRM (Customer Relationship Management). Questo software ti permette di centralizzare e automatizzare la gestione delle comunicazioni con i tuoi ospiti, migliorando l’efficienza del servizio e creando un rapporto più personale. Ad esempio, puoi inviare automaticamente email di benvenuto, sollecitare recensioni post-soggiorno e condividere informazioni su eventi speciali o promozioni future. Il CRM può anche essere integrato con strumenti di automazione per rispondere rapidamente ai messaggi sui social e sul sito web, garantendo un servizio rapido ed efficiente.   L’Importanza delle recensioni per costruire la reputazione Le recensioni online sono un fattore fondamentale nella decisione di prenotare una struttura, specialmente per i turisti internazionali. Per questo motivo, è importante monitorare attentamente le recensioni sui principali portali di prenotazione. Rispondere prontamente, ringraziare per i commenti positivi e affrontare in modo costruttivo eventuali lamentele può rafforzare la tua reputazione e aumentare la fiducia dei futuri ospiti. Un altro suggerimento utile è incentivare la raccolta di recensioni dopo il soggiorno, magari offrendo uno sconto sul prossimo pernottamento o altre piccole agevolazioni. Un sistema di automazione integrato nel CRM può semplificare questo processo, permettendoti di inviare richieste di recensione in modo mirato e tempestivo.   Trasforma il Giubileo in un’opportunità di crescita Il Giubileo 2025 rappresenta una grande opportunità per la tua struttura ricettiva, ma solo se sarai pronto a gestirla in modo strategico ed efficiente. Investire nei servizi aggiuntivi, nella digitalizzazione e nel marketing ti permetterà di attrarre più clienti e di offrire un’esperienza indimenticabile. Se non sei sicuro su come muoverti o hai bisogno di supporto, siamo qui per aiutarti a ottimizzare la gestione della tua struttura e sfruttare al meglio questa straordinaria occasione.   Graziano Mancuso Founder CEO Virpleo    

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Roma: The Smashing Pumpkins il 1 agosto all’Ippodromo delle Capannelle

Sul palco di Rock in Roma salirà la leggendaria band capitanata da Billy Corgan: THE SMASHING PUMPKINS si esibiranno il 1 agosto 2025 all’Ippodromo delle Capannelle con i loro più grandi successi e presenteranno dal vivo il nuovo album “Aghori Mhori Mei”, uscito quest’anno.  Un’occasione unica per vivere l’energia travolgente e la poesia malinconica di una delle band più iconiche del rock alternativo.    I biglietti saranno disponibili a partire dalle ore 10:00 di venerdì 20 dicembre 2024 su rockinroma.com, su ticketone.it e su ticketmaster.it.     Nati nei primi anni ’90 sotto l’ardente guida del geniale e carismatico Billy Corgan, i Pumpkins hanno saputo sfidare ogni etichetta, attraversando generi e decadi con una capacità camaleontica che poche band possono vantare.  Dai suoni distorti e sognanti di capolavori come “Siamese Dream” (1993) fino all’epica sinfonia di “Mellon Collie and the Infinite Sadness” (1995), un doppio album che ha scritto la storia della musica, The Smashing Pumpkins hanno creato un universo sonoro unico: un mix travolgente di grunge, shoegaze, heavy metal, psichedelia e orchestrazioni maestose.    “Bullet With Butterfly Wings”, “Tonight, Tonight”, “1979” – brani intrisi di energia ribelle e di una poesia malinconica che parla a generazioni intere. Le loro canzoni non sono solo musica, ma esperienze emotive, un viaggio nel lato oscuro e luminoso dell’animo umano, sospinto dalla voce inconfondibile di Corgan e dalle imponenti chitarre che sferzano come tempeste elettriche.    In un’epoca dove il rock sembrava già definito, i Pumpkins hanno scompaginato le regole, diventando simboli di innovazione e introspezione. A distanza di oltre trent’anni, il loro mito non fa che crescere, continuando a ispirare e ammaliare. I concerti sono pura catarsi sonora: spettacoli di luce e suono che trascinano gli spettatori in un viaggio tra il passato glorioso e un futuro ancora tutto da scrivere. The Smashing Pumpkins non sono solo una band: sono una leggenda vivente. 

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